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PCTO Percorsi per le Competenze Trasversali e l'Orientamento

L’indiscreto fascino dell’arte e del museo Metodologie e itinerari didattici

 

Privilegiando un metodo didattico fortemente partecipativo e di apprendimento in situazioni informali, il percorso, cui hanno partecipato il Liceo Classico “Orazio Flacco” di Portici (Napoli) e il Liceo Artistico Statale “Ss. Apostoli” di Napoli, ha analizzato la dimensione educativa dell’arte e del museo nella sua formazione storica, così come strutturata dal dopoguerra a oggi, e il ruolo strategico che assume nel dibattito contemporaneo sui beni culturali, che individua nella relazione tra le giovani generazioni e il patrimonio storico artistico una nuova forma di educazione civica, di “cittadinanza estetica”.

I processi educativi, l’educazione artistica in particolare, sono sempre maggiormente considerati nel loro valore di accrescimento sociale e agenti di sviluppo e benessere dei territori e delle comunità. 

Riveste sempre più importanza, dunque, la valorizzazione delle attività e delle pratiche didattiche, che si rivolgono a contesti formali, non formali e informali, come orientamento e indirizzo verso figure professionali del domani.

Acquistano valore di spazio e metodo per favorire lo sviluppo integrale della persona ed aumentare il benessere individuale e di gruppo, finalizzano la gestione del tempo in prospettiva qualitativa e trasformativa (da ri-creativo a ri-costruttivo) e/o supportano percorsi di arricchimento della creatività e della divergenza per superare categorie interpretative stereotipate. Con esse acquista valore la figura del mediatore/operatore, “ponte” per lo sviluppo di contesti tesi ad introiettare requisiti e strumenti culturali finalizzati ad un inserimento armonico.

L’educazione alle arti nella prospettiva di Seoul del 2010 è “fondamento dello sviluppo equilibrato dei bambini, dei giovani e di coloro che apprendono in tutto l'arco dell'esistenza sul piano creativo, cognitivo, emozionale, estetico, sociale”; ciò diventa, nell’attualissimo dibattito sui valori di cittadinanza, elemento essenziale per la costruzione di un’identità civica, riferendosi ai modi concreti con cui gli individui hanno interpretato e narrato la realtà culturale e l’ambiente, costruito le loro civiltà e strutturato la loro identità.

Questo orizzonte implica consapevolezza e formulazione di metodi adeguati che riguardano la relazione educativa nel suo complesso e le pratiche creative che si mettono in atto, il riconoscimento dell’importanza della persona nella formazione in una prospettiva interdisciplinare e di azione sociale (con intrinseche caratteristiche di intenzionalità, intersoggettività, relazionalità, espressività).

Il percorso, strutturato in 24 ore, ha fornito agli allievi strumenti adeguati per la progettazione di itinerari didattici partendo dalla conoscenza dei principali nuclei estetici della contemporaneità, delle collezioni e degli allestimenti museali, tenendo presente le specificità dei contesti di riferimento e le necessità dei pubblici cui ci si rapporta, coniugando le ragioni sociali ed estetiche di una consolidata ricerca artistica contemporanea, che assegna al fruitore un ruolo sempre più attivo, e quelle altrettanto consolidate e urgenti di una pedagogia costruttivista del museo e del patrimonio.

Dall’analisi dei differenti approcci teorici sono stati approfonditi i principi pedagogico-educativi alla base delle metodologie indirizzate all’esperienza e al learning by doing.

Particolare attenzione è attribuita alla relazione privilegiata e complessa tra museo e scuola, fatta di “riprogrammazione” costante di linguaggi e modalità differenti, che deve tener conto dei mutamenti di finalità e obiettivi delle politiche dell’istruzione sul piano internazionale e si confronta con l’impiego delle Tecnologie dell'informazione e della Comunicazione (ICT), ormai imprescindibili dopo l’esperienza Covid 19.

Dall’acquisizione di competenze teorico-pratiche e dei principali linguaggi artistici contemporanei, gli allievi hanno preparato e accompagnato gli studenti di due classi primarie in una visita guidata al Museo Madre di Napoli.

 

Stefania Colicelli è dirigente scolastica del Liceo Classico Statale di Napoli “Vittorio Emanuele II-Garibaldi”;

 

Maria Giulia Voltini, ha lavorato in ambito internazionale tra New York e Miami nel cultural heritage e nell’arte internazionale e in seguito al Miami Children’s Museum, uno dei più grandi musei dei bambini degli Stati Uniti. Oggi prosegue il lavoro presso note fondazioni e istituzioni museali italiane nell’ambito arts + education rivolto a bambine e bambini e coordina attività e azioni di sviluppo museale. Attiva e collabora a progetti con alcuni children’s museums italiani, seguendo anche gli sviluppi della Rete. È partner europea del progetto MPLC e ne gestisce i rapporti istituzionali in collaborazione con Miami Children’s Museum; 

 

Viola De Vivo, direttore responsabile del Magazine, è funzionario comunicazione e promozione per la Direzione Regionale Musei Campania;

 

 Luigi Filadoro, progettista didattico e docente esperto nel settore della formazione applicata all’arte e ai beni culturali, disegnatore, è presidente dell’associazione culturale étant donnés aps, direttore editoriale del Magazine, organizza mostre didattiche in musei e spazi pubblici ed è autore di numerosi contributi editoriali.

associazione culturale étant donnés

Via Tasso 175/ Bis, IS. C 1
80127 Napoli

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