Ercolano dei bambini
Iniziativa realizzata nel Secondo Circolo Didattico “F. Giampaglia” di Ercolano che ha impegnato l’intero anno scolastico 2015/2016.
Si è svolta in due fasi:
“Comunicare il territorio” che ha rielaborato e comunicato il territorio di appartenenza (come patrimonio storico artistico e antropologico) e “Competenze a regola d’arte” nel quale i saperi, i linguaggi e i procedimenti specificamente artistici sono stati allargati e contaminati ad ambiti disciplinari più ampi.
La durata e la caratteristica del progetto - un laboratorio quotidiano che ha coinvolto l’intera comunità scolastica e tutti i docenti - hanno consentito di attivare gli aspetti trasversali dell’arte per potenziare le discipline curricolari.
Sono stati affrontati i generi tradizionali dell’arte: il ritratto, il paesaggio e la natura morta; introdotte le idee delle avanguardie storiche, soprattutto cubismo, espressionismo, fauves e pop art.
Le poetiche di autori contemporanei (tra gli altri Christian Boltanski e Anselm Kiefer) sono state pretesto per celebrare tematiche più complesse, come la Giornata della Memoria e della Legalità.
Esplorando continuamente la linea di confine tra l’arte e gli altri contesti disciplinari, la progettazione degli elaborati è stata metafora di costruzione geometrica e come equivalente di una proposizione, potenziando perciò l’asse matematico e linguistico.
Tutte le opere prodotte sono l’espressione di un progetto inclusivo e partecipativo, nelle quali il contributo e la partecipazione di ogni singolo bambino è diventato elemento di discorso.
La mostra finale ha avuto due fasi:
una prima fase performativa, in cui i bambini hanno sfilato in un corteo festoso per portare i loro lavori dalla scuola al museo MAV, coinvolgendo tutta la cittadinanza partecipazione all’allestimento e mostra al Museo MAV dal 27 maggio al 7 giugno 2016.
Comunicare il territorio
L’unicità di Ercolano è troppo nota per essere restituita con immagini didascaliche o oleografiche....
Competenze a regola d'arte
La formazione per competenze non punta alla trasmissione dei saperi ma valuta costantemente...
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